Sull’uso degli integratori si sente parlare molto spesso male anche da parte della classe medica che li ritiene in un certo senso dannosi e pericolosi tanto che hanno coniato il termine di DISINTEGRATORI per sottolineare quanto assumere integratori possa essere dannoso e pericoloso per la salute.
In realtà,l’integrazione e gli integratori, sono un tassello importante per proteggere il nostro organismo al fine di avere una vita longeva.
Secondo l’OMS “integrare” significa fare un intervento dietetico a supporto di una alimentazione che per vari motivi può essere insufficiente a coprire i bisogni nutrizionali.
Questo è vero, solo a livello teorico.
Infatti concettualmente dire che se mangiamo bene non c’è alcun bisogno di integrare determinati nutrienti può anche essere vero,ma in realtà, la domanda da farsi è cosa vuol dire «mangiare bene o in maniera equilibrata».
Sono tutte frasi che si sentono da decadi ma che si fa una estrema fatica a comprendere e tradurre perché non c’è chiarezza sul fatto di NUTRIZIONE EQUILIBRATA; ora supponiamo pure che una persona riesca a mangiare frutta e verdura cinque volte al giorno (e questo è già molto difficile), ma come facciamo a essere certi che all’interno di questa frutta e verdura ci siano quei milligrammi necessari sia al nostro organismo che alle nostre funzioni biologiche?
Tutto questo, come menzionato prima, è molto teorico perché è molto difficile risalire ai dati che si ritrovano nelle tabelle nutrizionali e che magari risalgano a decadi fa; il tipo di coltivazione, ora non è lo stesso di 50/100 anni fa, così come l’industrializzazione
alimentare..ecco, dunque che diventa ancora più difficile essere certi che l’alimentazione attuale ci dia, in termini nutritivi,tutto quello che realmente ci serve.
A questo, poi, si aggiunge il problema della cottura perché molte sostanze nutrizionali e in particolare molte vitamine, come per esempio la vitamina C, si inattiva nel momento in cui si superano i 40° di temperatura.
Quindi,la presa di posizione che ci viene detta che se mangiamo in maniera equilibrata non abbiamo nessuna necessità di integrare e quantomeno superficiale ed errata, anche perché quei valori minimi che ci vengono consigliati sono valori minimi calcolati in maniera da evitare quelle che vengono definite “avitaminosi” ,ovvero, delle carenze molto significative gravi ed acute, ma non sono valori valutati sulla base dell’ottimalità.
In altre parole i valori minimi consigliati, che con la nutrizione riusciamo ad aggiungere, non sono valori ottimali per potenziare la nostra salute e contrastare attivamente il processo d’invecchiamento, al fine di ottimizzare il proprio stato di benessere, e proteggerci fino ai 100 anni.
La discussione, oggi, dovrebbe essere orientata a dire, che se mangi sano, e integri, avrai sempre dei valori ottimali che permetteranno al tuo organismo di continuare a funzionare al meglio e il più a lungo possibile.
Infatti, oggi si parla sempre più di MICRO-CARENZE LATENTI CRONICHE cioè vuol dire che sono carenze che non sono così gravi da causare una malattia a breve termine ma sono sufficienti a generare una progressiva alterazione dei valori metabolici, che a loro volta, portano ad una inevitabile accelerazione dell’invecchiamento.
Un esempio, in questo ultimo decennio, è stato quello sulla vitamina D e si è scoperto che nella quasi totalità della popolazione non si raggiungeva praticamente quasi mai il valore ottimale.
Questa micro-carenza cronica è in grado di alterare il sistema immunitario,(quasi tutti i morti per Covid ne erano carenti) e rende meno efficace quell’azione di controllo che questa vitamina ha sulla replicazione cellulare.
Dunque si è capito che anche una carenza minima di questa vitamina poteva avere un effetto importante sulla salute e funzionalità del nostro organismo e di conseguenza sull’invecchiamento delle persone.
Questo discorso non vale solo per le vitamine, ma anche per tutti quei minerali (cromo, zinco, maganese, selenio..) che fungono da “carburante” per quei sistemi ezimatici deputati a proteggerci dallo stress ossidativo; così come, anche la nostra muscolatura, che dopo i 35-40aa comincia ad essere meno tonica e performante, rispondendo sempre meno ai carichi di lavoro, ha necessità di avere un sostentamento che va oltre l’abituale alimentazione proteica fatta di carne, uova, o pesce.
Ancora molti medici partono da un errore concettuale, riguardo l’uso di integratori, che nasce da una visione dualistica della vita divisa tra salute e malattia come se ci fossero soltanto queste due entità divise e separate da un muro netto; in realtà sappiamo che il nostro organismo, si muove continuamente in una zona grigia e che la salute ottimale, che non è solo l’assenza di malattia, ma un completo e ottimale funzionamento dell’organismo; questo era già riconusciuto dal 1946, quandol’OMS aveva definito il concetto di salute come non solo “L’ASSENZA DI MALATTIA”“, ma è “UNA PIENA SENSAZIONE DI BENESSERE, FISICO, PSICHICO, E SOCIALE”; questa condizione è realizzabile, anche, attraverso una integrazione costante al fine di essere forti fino alla fine.