Negli ultimi 20/30aa predominava il concetto di LIFESPAN, cioè
vivere a lungo, ora si è fatto un ulteriore step e ci si sta focalizzando sulla
HEALTHSPAN LONGEVITY, ovvero un’aspettativa di vita longeva in
salute.
Ad oggi non siamo in grado bloccare l’invecchiamento, ma solo di frenare ciò che accelera l’invecchiamento, e questo avviene attraverso il nostro stile di vita, attraverso i nostri comportamenti quotidiani; per aver un invecchiamento di successo bisogna iniziare dal concetto di PREVENZIONE, riducendo il rischio di malattia.
E basta lamentarsi sempre perchè uno o più esami medici costano!
Dal punto di vista biochimico è una lipoproteina composta da una molecola di lipoproteina a bassa densità (LDL) a cui sono legate una proteina chiamata apolipoproteina(a) o Apo(a) e un’altra chiamata apolipoproteina B o ApoB.
E’ una forma di trasportatore di colesterolo particolarmente aggressiva che aumenta notevolmente la probabilità di aderire all’endotelio e quindi d’innescare una aterosclerosi ad esordio precoce.
Che comprende:
Quando si parla di rischio C-V non si può non citare l’ OMOCISTEINA.
In un’ottica di longevità in salute non è tanto importante dosare la classica GLICEMIA a DIGIUNO, bensì
Se la produzione di radicali liberi è eccessiva rispetto alla nostra protezione si crea uno squilibrio che favorisce il stress oxidativo, e tutto questo, oggi, è misurabile con 2 fondamentali test:
➼ PCR e ALBUMINA PLASMATICA sono 2 markers molto importanti prodotti dal fegato, ma esso può produrre in abbondanza solo una delle 2 proteine; se produce più PCR, produce meno albumina (che è la proteina plasmatica più abbondante e che lega una miriade di trasportatori).
➼ TIROIDE
➼ ORMONI SEXUALI
➼ PROSTATA
Purtroppo quando insorge una vera e propria patologia non è facile tornare indietro, anche perchè quasi mai la patologia insorge, quando si manifesta il sintomo, anzi, potrebbe essere troppo tardi, come ad esempio quando viene fatta una diagnosi di diabete o di bronchite cronica.
Ricordiamoci sempre che la salute non è una questione di costi, ma d’
INVESTIMENTI.
Dobbiamo pensare che alcune spese devono essere messe in conto se vogliamo fare prevenzione e queste spese si chiamano INVESTIMENTI e non costi.
Siamo noi che dobbiamo prendere in mano la nostra salute e fare il più possibile per tenercela cara in quanto è il bene più prezioso che ci è stato donato.
E poi basta ridurre il numero di cene, apericene e socialità…
– CHE ESAMI EMATICI FARE –
– 1- LIPOPROTEINA A –
La presenza della APO-A è geneticamente determinata e coinvolge circa il 15% della popolazione; è sufficiente eseguire l’esame una sola volta nella vita per valutare se è presente questo fattore ereditario.
Il valore di normalità è < 50mg/dl o < 125nmol/L
Nel caso questo fattore sia presente, ad oggi non ci sono molti rimedi farmacologici per ridurlo, l’unica cosa è agire epigeneticamente sullo stile di vita.
– 2- PANNELLO LIPIDICO –
➔ COLESTEROLO TOTALE utile valutarlo soprattutto in una eventuale richiesta ormonale (un calo degli ormoni sexuali, come il DHEA, può manifestarsi con un aumento del colesterolo, perchè è la molecola cardine per la formazione di questi ormoni); quindi il nostro corpo attraverso il fegato aumenta la produzione della materia prima, cioè del colesterolo, per sopperire ad una carenza ormonale.
➔ COLESTEROLO HDL / LDL
➔ TRIGLICERIDI sono soprattutto utili per farsi un’idea di come una persona mangia (50 – 60 dl/ml è un valore ottimale)
➔ APO-B importante il suo valore per intraprendere o meno una eventuale terapia farmacologica con Statine.
– 3- OMOCISTEINA –
E’ un aminoacido che deve essere degradato e trasformato in METIONINA; tutto questo grazie ad un enzima ( metil-tetraidrofolato-reduttasi MTHFR); ma in alcune persone questo enzima non funziona bene in quanto esiste variabilità genetica che colpisce circa il 16% della popolazione europea.
Il principale polimorfismo del gene MTHFR è C677T dove al posto di una TIMINA è presente una CITOSINA nella sequenza del DNA; tutto ciò comporta che l’omocisteina non viene degradata sufficientemente a metionina, per cui tende ad accumularsi; l’accumulo di omocisteina genera un processo infiammatorio dell’endotelio dei vasi e che favorisce l’aggregazione piastrinica e che a sua volta riduce lo scorrere del sangue con conseguente trombosi.
Il valore target deve essere < 10µmol/L (micromoli/L).
Una delle prime cause di omocisteina alta è il FUMO
Strategie per abbassarla sono l’uso di donatori di metile -CH3 come le vitamine B9 e B12 nelle forme attive, oppure la BETAINA.
– 4- PROFILO GLUCIDICO –
➔ EMOGLOBINA GLICATA,perchè un valore che ci permette d’identificare la media glicemica dei 4 mesi precedenti al prelievo.
Il fatto di avere una glicemia a digiuno normale, non vuol dire che siamo in grado di metabolizzare correttamente gli zuccheri.
Questo esame ci dice come gli zuccheri in eccesso si “glicano” cioè come si appiccicano sulle proteine e suoi recettori, alterandoli e favorendo da una parte il processo infiammatorio, e dall’altra l’invecchiamento biologico dei texuti (dalle membrane cellulari, al collageno..).
La glicazione proteica di per sè non da segni o sintomi, per cui è fondamentale fare prevenzione, ricercando e valutando una eventuale problematica che non si è ancora manifestata sotto forma di sintomi.
Mantenere un valore di Hb glicata <90dl/ml vuol dire anche rallentare il processo d’invecchiamento legato all’età.
➔ HOMA INDEX lo si calcola dosando glicemia x insulina / 405, ed è un parametro importante nella diagnosi d’ INSULINO-RESISTENZA nell’adulto (nel bambino si usa più la formula trigliceridi / glicemia).
L’ insulina oltre ad essere ingrassogena e pro-infiammatoria, è una di quelle condizioni che sono l’anticamera del diabete, ma grazie allo stile di vita si ha la possibilità di tornare indietro, quindi l’insulino-resistenza è una condizione reversibile.
Il valore di rifermento in termini di longevità è < 2
➔ INSULINA è quell’ormone che prende lo zucchero e lo sbatte dentro le nostre cellule..non so se siete mai stati a TOKYO, ma nella metropolitana ci sono i così detti “buttadentro” persone in divisa che quando arriva la metro, spingono la gente dentro i vagoni in modo da farci stare più gente possibile.
Quando siamo in una condizione di INSULINO-RESISTENZA siamo nella condizione di Tokyo dove non si riesce più a far entrare il glucosio nelle cellule perchè ce n’è troppo.
Un insulina alta è PRO-INFIAMMATORIA.
– 5- PROFILO ANTIOXIDANTE –
➼ D-ROM TEST ci dice quanti radicali liberi abbiamo.
➼ BAP TEST ci dice quanto il nostro corpo è capace di proteggersi dai radicali liberi misurando la nostra barriera antiox, rappresentata in primis dal GLUTATIONE è il più potente antiox endogeno prodotto dal fegato; anche la MELATONINA ha un’azione antiox eccezionale e non serve solo per farci dormire.
➼ GAMMA GT EPATICHEsono enzimi che hanno un ruolo importantissimo per quanto riguarda l’aspetto ANTIOX:infatti trasportano CISTEINA – GLICINA – GLUTAMMATO dal sangue all’interno delle cellule per costruire il GLUTATIONE.
Quando le gamma GT risultano alte, significa che le riserve antiox sono basse.
Un incremento di questo marcatore è sinonimo di abuso di alcol.
– 6- PROFILO INFIAMMATORIO –
La PCR è fondamentale per valutare la LGCI (LOW GRADE CHRONIC INFLAMMATION); la forma ULTRASENSIBILE è quella più adatta per valutare tutte le malattie croniche che hanno un substrato infiammatorio, e il suo RANGE OTTIMALE è < 1mg/L
➼ FERRITINA;dobbiamo ricordare sempre che il Fe2+ è un PRO OXIDANTE e la FERRITINA rappresenta i depositi di Fe2+.
IPER-FERRITINA METABOLICA è una condizione che si associa a problematiche come sovrappeso, obesità, insulino-resistenza, e soprattutto steatosi epatica.
Questa condizione definisce un rischio C-V e metabolico estremamente alto; quindi maggiore è il deposito di ferritina che abbiamo, maggiore è lo stato infiammatorio e di conseguenza il rischio C-V e metabolico.
La donna si protegge da questa situazione, fin tanto che è in età fertile, grazie alle mestruazioni.
– 7- PROFILO ORMONALE –
1- TSH ormone che ci da molte informazioni; infatti un valore leggermente alto è indice di tante disfunzioni; il TSH deve essere sempre il più basso possibile (ovviamente non a 0, ma nel range basso di normalità).
Quando si dosa questo ormone bisogna farlo nella formulazione classica, e non in quella “REFLEX” che è il paravento per risparmiare il dosaggio dell’ FT3 e FT4.
Bisogna, poi sempre ricordare, che il TSH è un ormone ipofisario, e dosare solo questo non ha
alcun senso, in quanto lo stress cronico porta ad un mancato innalzamento del TSH, perchè
l’ipofisi è overstimolata.
2- FT 3 è, invece, l’ormone principale che deve essere sempre dosato; un basso FT3 porta il soggetto ad avere
A) sempre freddo
B) non riesce a dimagrire
C) astenia
D) pelle secca e capelli fragili..
quindi una situazione di IPOTIROIDISMO
3- FT 4 è l’ormone meno attivo, in quanto è il precursore dell’ FT3, ma anche responsabile della produzione dell’FT3; quindi avere un FT4 nella norma non vuol dire che la tiroide funzioni bene: possiamo avere un FT4 normale, ma un FT3 basso, quindi c’è un deficit di conversione.
1- TESTOSTERONE TOTALE e LIBERO
2- DHEA SOLFATO chiamato l’ ORMONE DELLA GIOVINEZZA; è un ormone che ci serve non solo per la sfera sessuale, ma anche per una brillantezza cerebrale in quanto è definito neurosteroide (al pari del PREGNENOLONE)
3- 17β ESTRADIOLO in post menopausa esso viene prodotto molto meno e quindi in ottica senescenza è una valutazione importante per una eventuale terapia
con ormoni bio-identici.
Il dosaggio di questo ormone è utile anche per i maschi, perchè anche i maschi hanno estrogeni, e quindi è utile valutare che non siano troppi.
Il dosaggio di questi ormoni ci da un’idea di come è la nostra situazione ormonale, in quanto la perdita di questi ormoni, aumenta il rischio C-V (la donna maggiormente rispetto all’uomo).
Importante ghiandola maschile da tenere controllata dopo i 35/38aa, perchè il tumore prostatico , nell’uomo, è al 3° posto come causa di morte dopo POLMONE e COLON.
Il solo PSA TOTALE non rappresenta un marcatore preciso di patologia prostatica, in quanto le informazioni che ci fornisce sono molto limitate, per cui è utile dosare
1- RAPPORTO PSA TOTALE / PSA LIBEROche ci fornisce una indicazione se la problematica del rialzo va verso l’ipertofia benigna, oppure viceversa, verso una patologia tumorale.
2- PSA DENSITYche si ha mettendo a rapporto il PSA TOTALE con il VOLUME PROSTATICO (evidenziato ecograficamente)
– ..IN CONCLUSIONE.. –
Il mio consiglio, se vuoi veramente prevenire i problemi, focalizzati su tutto ciò che puoi fare per evitare che sia troppo tardi, evitare di prendere farmaci su farmaci, affidati soprattutto a medici che sappiano leggere gli esami andando ben oltre i soliti noiosi asterischi o range di normalità.