E’ purtroppo ancora storia molto recente che un adolescente di soli 16 aa e
un bagnino di 32 aa sono stati colti da malore mentre giocavano a calcio in
diverse località italiane, sono stati visti perdere improvvisamente coscienza
ed accasciarsi al suolo.
Nonostante i soccorsi immediati e la corsa in ospedale, sono entrambi deceduti
per arresto cardiaco irreversibile.
Il cuore, però, non si arresta mai improvvisamente, perché nei mesi precedenti
prima di fermarsi definitivamente, esprime sempre segni e sintomi di allarme
spesso sottovalutati, trascurati, ignorati,o scambiati per disturbi non cardiaci.
L’infarto fulminante infatti, in medicina non esiste, e in caso di morte non
si tratta quasi mai di decessi casuali o legati al destino, ma sono tragedie che
sono state ampiamente preannunciate da sintomi vascolari od elettrici del
muscolo cardiaco che non sono stati colti ne valutati.
Perché allora alcune persone, anche atleti giovani ed iper-controllati muoiono
improvvisamente per arresto cardiaco?
Escludendo le cause coronariche che prima dei 40 anni sono rare, l’attenzione si
concentra su una malattia elettrica del cuore definita “SINDROME del QT LUNGO”
responsabile della maggior parte degli arresti cardiaci dall’età neonatale fino ai
30 anni.
Di questa patologia è stata individuata una causa genetica ed ereditaria
presente in diversi membri della stessa famiglia, e la sua caratteristica
è una anomalia della conduzione elettrica che genera il battito cardiaco,
il quale provoca l’allungamento del tratto QT visibile alll’ECG, e che
permette di identificarla in oltre l’80% dei pazienti portatori di tale
mutazione genetica.
Questa sindrome si associa quasi sempre ad episodi di sincope,
ovvero una perdita repentina di coscienza; questo svenimento
improvviso deve sempre destare allarme perché il più delle volte è
determinato da aritmie maligne che possono degenerare in
fibrillazione ventricolare fino all’arresto cardiaco irreversibile.
Queste aritmie possono essere scatenate anche da:
- UN SEMPLICE SPAVENTO
- UN RUMORE IMPROVVISO che sveglia il neonato che dorme
- ESERCIZIO FISICO FORZATO
- FORTI STIMOLI EMOTIVI
Quali esami si possono fare??
Anche un semplice elettrocardiogramma è sufficiente, se effettuato
da un medico sportivo durante la prova da sforzo, ad evidenziare il
prolungamento del tratto QT.
Questa patologia esiste anche in forma acquisita, ovvero non genetica,
e può essere generata da:
- DISTURBI IDRO-ELETTROLITICI (ipopotassiemia, ipocalcemia, ipomagnesemia..)
- USO di ALCUNI FARMACI (antiaritmici, anti-istaminici, ansiolitici, antibiotici come macrolidi (azitromicina, claritromicina…)
- ANALGESICI MAGGIORI (morfina, naloxone, ossicodone…)
La terapia di questa sindrome è farmacologica, e i BETABLOCCANTI
rappresentano il trattamento cardine in quanto sono molto efficaci nel
ridurre la mortalità e gli eventi cardiaci associati, ma diagnosticarla in
tempo è fondamentale per evitare la morte improvvisa.
In Italia più di 1000 persone under 30 ogni anno muoiono di arresto cardiaco
improvviso, e il decesso avviene sempre in individui apparentemente sani,
ma che all’esame autoptico risultano poi, avere una patologia cardiaca
sottostante mai diagnosticata.
Molto spesso un semplice elettrocardiogramma può salvarti la vita….